This paper analyses the Reinhard Lauth’s (1919-2007) interpretation of the Cartesian philosophy. According to Lauth we can find in nuce by Descartes the idea of “transcendental philosophy”, that later is developed by Kant, Maimon, Reinhold, and in the XX century by Husserl. The Cartesian cogito is an anticipation of the Fichte’s conception of subjectivity, that is the basis for a “transcendental system of freedom”. The cogito - as well as the Fichte’s conception of Ichheit - is an act of self-reflection. This act - underlines Lauth - is similar to the faculty of intellectual intuition ((intellektuelle Anschauung), that is described by Fichte.

Nel presente studio analizziamo i tratti fondamentali dell’interpretazione del pensiero cartesiano data da Reinhard Lauth (1919-2007). Secondo Lauth in Descartes si trova in nuce quell’idea di filosofia trascendentale che trova il suo compiuto e problematico sviluppo in Kant, Maimon, Reinhold, e soprattutto in J.G. Fichte e - nel Novecento - in Husserl. A questo proposito nella dimostrazione della sistematicità aperta del pensiero cartesiano - considerato nella sua interezza - sono molti i passi delle opere cartesiane che Lauth pone in confronto critico con pericopi kantiane e fichtiane, nelle quali si delinea il difficile progetto speculativo di una filosofia trascendentale, intesa come sistema di deduzione della molteplicità a partire da princìpi primi e fondanti. La nostra attenzione verte quindi sulla comprensione lauthiana dell’oggettività (la “realtà fuori dell’io”), così come si è configurata in Descartes. A tal riguardo, confrontando e facendo interagire i testi di Lauth con altre possibili interpretazioni della filosofia cartesiana (Jean-Luc Marion), prendiamo in considerazione anche il ruolo speculativo di mediazione tra soggetto e oggetto operato dalle facoltà dell’immaginazione e della sensazione. Viene dunque messo in rilievo che Descartes con l’admirabilis inventio del cogito anticipa la concezione fichtiana dell’Io (Ichheit) come “azione in atto” (Tathandlung), fondante un “sistema trascendentale della libertà”: il cogito cartesiano – così come la soggettività di cui parla Fichte – scaturisce da un libero atto di autoriflessione che la coscienza fa su se stessa. Tale atto di autoriflessione - sottolinea Lauth - corrisponde alla facoltà dell’intuizione intellettuale (intellektuelle Anschauung), che per Fichte è il fulcro stesso del sistema trascendentale.

Sistema di filosofia trascendentale e fondamenti conoscitivi degli oggetti d'esperienza. Reinhard Lauth interprete di Descartes

VALENTINI T
2007-01-01

Abstract

This paper analyses the Reinhard Lauth’s (1919-2007) interpretation of the Cartesian philosophy. According to Lauth we can find in nuce by Descartes the idea of “transcendental philosophy”, that later is developed by Kant, Maimon, Reinhold, and in the XX century by Husserl. The Cartesian cogito is an anticipation of the Fichte’s conception of subjectivity, that is the basis for a “transcendental system of freedom”. The cogito - as well as the Fichte’s conception of Ichheit - is an act of self-reflection. This act - underlines Lauth - is similar to the faculty of intellectual intuition ((intellektuelle Anschauung), that is described by Fichte.
2007
978-88-6074-126-4
Nel presente studio analizziamo i tratti fondamentali dell’interpretazione del pensiero cartesiano data da Reinhard Lauth (1919-2007). Secondo Lauth in Descartes si trova in nuce quell’idea di filosofia trascendentale che trova il suo compiuto e problematico sviluppo in Kant, Maimon, Reinhold, e soprattutto in J.G. Fichte e - nel Novecento - in Husserl. A questo proposito nella dimostrazione della sistematicità aperta del pensiero cartesiano - considerato nella sua interezza - sono molti i passi delle opere cartesiane che Lauth pone in confronto critico con pericopi kantiane e fichtiane, nelle quali si delinea il difficile progetto speculativo di una filosofia trascendentale, intesa come sistema di deduzione della molteplicità a partire da princìpi primi e fondanti. La nostra attenzione verte quindi sulla comprensione lauthiana dell’oggettività (la “realtà fuori dell’io”), così come si è configurata in Descartes. A tal riguardo, confrontando e facendo interagire i testi di Lauth con altre possibili interpretazioni della filosofia cartesiana (Jean-Luc Marion), prendiamo in considerazione anche il ruolo speculativo di mediazione tra soggetto e oggetto operato dalle facoltà dell’immaginazione e della sensazione. Viene dunque messo in rilievo che Descartes con l’admirabilis inventio del cogito anticipa la concezione fichtiana dell’Io (Ichheit) come “azione in atto” (Tathandlung), fondante un “sistema trascendentale della libertà”: il cogito cartesiano – così come la soggettività di cui parla Fichte – scaturisce da un libero atto di autoriflessione che la coscienza fa su se stessa. Tale atto di autoriflessione - sottolinea Lauth - corrisponde alla facoltà dell’intuizione intellettuale (intellektuelle Anschauung), che per Fichte è il fulcro stesso del sistema trascendentale.
Descartes
Reinhard Lauth
Teoria della conoscenza
Filosofia trascendentale
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