Il bisogno di sentirsi sicuri nello spazio che si occupa sia nella vita pubblica sia in quella privata è una delle necessità primarie degli individui. I territori urbani moderni si caratterizzano per l’alto tasso di insicurezza che fanno registrare e che producono. Il saggio sofferma l’attenzione sulle diverse cause che possono provocare insicurezza nei cittadini e sulla complessità del concetto di sicurezza che ha da sempre accompagnato lo sviluppo della civiltà umana ed ha influenzato insieme alla paura la costruzione e lo sviluppo delle città. Oggi, però, il bisogno di sicurezza è diventato qualcosa di ineliminabile di fronte agli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo decennio e che hanno evidenziato al tempo stesso la vulnerabilità degli individui e l’impossibilità per qualsiasi contesto sociale di assicurare una protezione globale dei consociati. Particolarmente interessante, pertanto, appare l’analisi di alcune teorie che hanno evidenziato una correlazione tra paura per la criminalità e le inciviltà ambientali e sociali presenti in una determinata area. Queste elaborazioni, che rientrano in quell’approccio definito ecologico, si avvalgono dell’apporto di diverse discipline e ritengono fondamentale contrastare i segni di inciviltà e di disordine per poter prevenire la criminalità. L’attenzione, quindi, è posta su come urbanisi, policy makers, criminologi hanno fatto proprie le istanze dei consociati ed hanno provato con nuovi design urbani a ridurre il sentimento di insicurezza percepito attraverso il CPTED, una strategia, che si sta sempre più diffondendo anche in Europa, che ha come obiettivo quello di prevenire la criminalità attraverso la progettazione ambientale, non trascurando, attraverso una corretta progettazione urbanistica, anche la qualità della vita e la percezione di sicurezza degli individui. La paura e la criminalità possono essere dominate provando a tenere sotto controllo gli spazi urbani, dando contezza di quello che accade al loro interno, oppure svuotando determinate aree in particolari ore del giorno, piuttosto che renderle maggiormente illuminate in altre. Tuttavia, le strategie di CPTED possono prestarsi ad alcune distorsioni nella loro implementazione e su tale aspetto sarà ulteriormente soffermata l’attenzione affinchè si possano evitare particolari effetti sociali che potrebbero influenzare negativamente la coesione sociale, l’utilizzo degli spazi pubblici, la permanenza in alcune aree urbane, la qualità della vita, oppure favorire l’escusione di alcuni gruppi sociali o creare privilegi per altri.

Sicurezza e spazi urbani. Prevenire la criminalità con il design ambientale

Peluso P
2024-01-01

Abstract

Il bisogno di sentirsi sicuri nello spazio che si occupa sia nella vita pubblica sia in quella privata è una delle necessità primarie degli individui. I territori urbani moderni si caratterizzano per l’alto tasso di insicurezza che fanno registrare e che producono. Il saggio sofferma l’attenzione sulle diverse cause che possono provocare insicurezza nei cittadini e sulla complessità del concetto di sicurezza che ha da sempre accompagnato lo sviluppo della civiltà umana ed ha influenzato insieme alla paura la costruzione e lo sviluppo delle città. Oggi, però, il bisogno di sicurezza è diventato qualcosa di ineliminabile di fronte agli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo decennio e che hanno evidenziato al tempo stesso la vulnerabilità degli individui e l’impossibilità per qualsiasi contesto sociale di assicurare una protezione globale dei consociati. Particolarmente interessante, pertanto, appare l’analisi di alcune teorie che hanno evidenziato una correlazione tra paura per la criminalità e le inciviltà ambientali e sociali presenti in una determinata area. Queste elaborazioni, che rientrano in quell’approccio definito ecologico, si avvalgono dell’apporto di diverse discipline e ritengono fondamentale contrastare i segni di inciviltà e di disordine per poter prevenire la criminalità. L’attenzione, quindi, è posta su come urbanisi, policy makers, criminologi hanno fatto proprie le istanze dei consociati ed hanno provato con nuovi design urbani a ridurre il sentimento di insicurezza percepito attraverso il CPTED, una strategia, che si sta sempre più diffondendo anche in Europa, che ha come obiettivo quello di prevenire la criminalità attraverso la progettazione ambientale, non trascurando, attraverso una corretta progettazione urbanistica, anche la qualità della vita e la percezione di sicurezza degli individui. La paura e la criminalità possono essere dominate provando a tenere sotto controllo gli spazi urbani, dando contezza di quello che accade al loro interno, oppure svuotando determinate aree in particolari ore del giorno, piuttosto che renderle maggiormente illuminate in altre. Tuttavia, le strategie di CPTED possono prestarsi ad alcune distorsioni nella loro implementazione e su tale aspetto sarà ulteriormente soffermata l’attenzione affinchè si possano evitare particolari effetti sociali che potrebbero influenzare negativamente la coesione sociale, l’utilizzo degli spazi pubblici, la permanenza in alcune aree urbane, la qualità della vita, oppure favorire l’escusione di alcuni gruppi sociali o creare privilegi per altri.
2024
9788895931364
Insicurezza
Fear of crime
CPTED
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14241/467
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