Ognuno di noi, nella sua soggettività e nella sua individualità irripetibile, è il risultato di una «molteplicità di esperienze che hanno segnato nel corso del fluire del tempo − osserva Dewey − la nostra vita e la nostra esistenza»: l’individuo è immerso in un determinato ambiente storico che lo tiene avvinto ed è coinvolto da «situazioni problematiche» sia in un orizzonte razionale-cognitivo, sia in un orizzonte emotivo e affettivo-motivazionale. La conoscenza è lo strumento più raffinato per risolvere problemi e tentare di ristabilire l’armonia, ovvero raggiungere un «punto-limite» di equilibrio che resta pur sempre precario: ecco perché Dewey definisce «strumentalismo» la propria filosofia. Se la vita è lotta e contraddizione, non c’è una sintesi a priori cognitiva che possa risolvere in modo definitivo la nostra conoscenza. La vita inevitabilmente ci porta sempre di fronte a nuove situazioni problematiche che coinvolgono le nostre scelte, i nostri sentimenti, le nostre aspirazioni, il nostro tempo interiore: un rapporto complesso, problematico e sofferto, che è sia teorico che pratico e comprende oltre ai sensi e all’intelletto, anche i bisogni, i desideri, le passioni, gli interessi, le motivazioni, gli istinti, gli errori, i pregiudizi, le speranze, le delusioni, le paure e tutto l’insieme delle emozioni umane. Una relazione in cui mente e corpo sono intrecciati in maniera inestricabile: la conoscenza (astratta) diventa vita (concreta) e la vita è il processo con il quale l’uomo sperimenta delle situazioni-limite che coinvolgono la nostra vita e la nostra esistenza.

John Dewey. I fondamenti della formazione in una società libera e democratica

GENTILE A
2013-01-01

Abstract

Ognuno di noi, nella sua soggettività e nella sua individualità irripetibile, è il risultato di una «molteplicità di esperienze che hanno segnato nel corso del fluire del tempo − osserva Dewey − la nostra vita e la nostra esistenza»: l’individuo è immerso in un determinato ambiente storico che lo tiene avvinto ed è coinvolto da «situazioni problematiche» sia in un orizzonte razionale-cognitivo, sia in un orizzonte emotivo e affettivo-motivazionale. La conoscenza è lo strumento più raffinato per risolvere problemi e tentare di ristabilire l’armonia, ovvero raggiungere un «punto-limite» di equilibrio che resta pur sempre precario: ecco perché Dewey definisce «strumentalismo» la propria filosofia. Se la vita è lotta e contraddizione, non c’è una sintesi a priori cognitiva che possa risolvere in modo definitivo la nostra conoscenza. La vita inevitabilmente ci porta sempre di fronte a nuove situazioni problematiche che coinvolgono le nostre scelte, i nostri sentimenti, le nostre aspirazioni, il nostro tempo interiore: un rapporto complesso, problematico e sofferto, che è sia teorico che pratico e comprende oltre ai sensi e all’intelletto, anche i bisogni, i desideri, le passioni, gli interessi, le motivazioni, gli istinti, gli errori, i pregiudizi, le speranze, le delusioni, le paure e tutto l’insieme delle emozioni umane. Una relazione in cui mente e corpo sono intrecciati in maniera inestricabile: la conoscenza (astratta) diventa vita (concreta) e la vita è il processo con il quale l’uomo sperimenta delle situazioni-limite che coinvolgono la nostra vita e la nostra esistenza.
2013
978-88-6788-0140
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