All’interno del dibattito sul totalitarismo il contributo interpretativo di Vigo Auguste Demant, esponente anglocattolico tra i più attivi sostenitori di un’impegno sociale nell’Inghilterra degli anni Trenta e Quaranta, si focalizza sulla questione dei rapporti tra religione e politica esaminandone le implicazioni da una estesa varietà di prospettive critiche. L’analisi delle convergenze tra fascismo, comunismo e naziosmo e la presa d’atto dei limiti della democrazia contemporanea sono infatti oggetto di un’indagine finalizzata all’individuazione delle implicazioni teologiche ad esse sottostanti e a una parallela ricostruzione delle dinamiche storiche che a partire dalla Riforma protestante avevano contrassegnato l’evoluzione del concetto di libertà. La critica dell’involuzione dell’ideologia liberale, articolata sul contrasto tra il “dogma” e la “dottrine” si coniuga quindi a una condanna del totalitarismo che a sua volta si traduceva nella necessità di riconoscere la duplice e distinta relazione intrattenuta dall’uomo con l’eterno e il contingente
“Il dogma e la dottrina”: Vigo Auguste Demant e il confronto tra totalitarismo e liberalismo
ARCIERO A
2015-01-01
Abstract
All’interno del dibattito sul totalitarismo il contributo interpretativo di Vigo Auguste Demant, esponente anglocattolico tra i più attivi sostenitori di un’impegno sociale nell’Inghilterra degli anni Trenta e Quaranta, si focalizza sulla questione dei rapporti tra religione e politica esaminandone le implicazioni da una estesa varietà di prospettive critiche. L’analisi delle convergenze tra fascismo, comunismo e naziosmo e la presa d’atto dei limiti della democrazia contemporanea sono infatti oggetto di un’indagine finalizzata all’individuazione delle implicazioni teologiche ad esse sottostanti e a una parallela ricostruzione delle dinamiche storiche che a partire dalla Riforma protestante avevano contrassegnato l’evoluzione del concetto di libertà. La critica dell’involuzione dell’ideologia liberale, articolata sul contrasto tra il “dogma” e la “dottrine” si coniuga quindi a una condanna del totalitarismo che a sua volta si traduceva nella necessità di riconoscere la duplice e distinta relazione intrattenuta dall’uomo con l’eterno e il contingenteI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.