Lontano da dove. Stephen Spender e le tensioni del liberalismo britannico

Characterized by the need for an emotional correspondence with his own literary and nonfiction production, Stephen Spender's theoretical reflections, animated by his belonging to the Auden Generation and sharing the demands of a political commitment, translate into a questioning of the liberal tradition and adherence, albeit controversial, irregular and provisional, to the positions of British communism. This tension converges in his opposition to fascism, which, sometimes bent to the demands of ideological conformity, nevertheless takes on its most authentic meaning in the relationship he established between the inner dimension and the public sphere and in his tendency to defend the reasons for historical truth and his irreducible aversion to all forms of material and cultural oppression.

Caratterizzate dalla necessità di una corrispondenza emozionale con la propria produzione letteraria e saggistica, le riflessioni teoriche di Stephen Spender, animate dall’appartenenza all’Auden Generation e dalla condivisione delle istanze di un impegno politico, si traducono in una messa in discussione della tradizione liberale e nell’adesione, sia pur controversa, irregolare e provvisoria, alle posizioni del comunismo britannico. Tale tensione converge nella sua opposizione al fascismo che, talvolta piegata alle esigenze di una conformità ideologica, assume però il suo significato più autentico nel rapporto da lui instaurato tra la dimensione interiore e la sfera pubblica e nella sua tendenza a difendere le ragioni della verità storica e nella sua irriducibile avversione per ogni forma di oppressione materiale e culturale.