Il problema della laicità nell'ultimo Del Noce

Specie nel corso della sua produzione pubblicistica più tarda, Augusto Del Noce ha indagato la questione dell’umanesimo cristiano (il senso comune morale e universale della tradizione cristiana) ponendola in correlazione col dibattito sui fondamenti ideali della democrazia. Sovente etichettata come meramente “reazionaria”, l’analisi di Del Noce sul processo di secolarizzazione prende le mosse dal dissolvimento dell’umanesimo cristiano in umanesimo laico, fino a una sorta di “irreligione di massa”, che avrebbe progressivamente inaridito la tenuta antropologica delle società opulente. Molto distante da Tocqueville, almeno nel merito di una valutazione intrinsecamente positiva del pluralismo e di quello che oggi definiamo assetto poliarchico delle società complesse, il filosofo toscano, per riflettere più propriamente sulla natura delle istituzioni e sulla questione del loro ruolo regolativo sulle esistenze individuali, fornisce tuttavia ai suoi lettori non specialisti alcune considerazioni di teoria politica, sulle funzioni dello Stato e del potere legislativo, e sui cambiamenti della cultura politica e dei partiti di massa.