Perché le riforme amministrative sono un “imbroglio”? Perché sono utilizzate dai governi di tutti i livelli per distrarre i cittadini dagli effetti disastrosi dell’inerzia e dei “misfatti” dei vari potentati di fronte alla crisi economica attuale. Si enumerano alcune inerzie e “misfatti” che portano a concludere che o i governanti sono fermi sull’orlo di un baratro o ci stanno ballando attorno. Intanto tentano di distrarre i governati con riforme amministrative che con la crisi economica hanno ben poco a che fare. Si indicano le principali “distrazioni” riformatrici, con particolare attenzione alla situazione italiana. Le riforme amministrative se anche non giovano, o giovano poco, a risolvere crisi economiche hanno però il pregio di aver di nuovo attirato l’attenzione sulla “buona amministrazione” che viene identificata nell’unione tra regole giuridiche e regole delle scienze dell’economia aziendale. Poiché una ricerca sociologica, commissionata dal Governo olandese in vista della presidenza olandese del Consiglio dell’Unione Europea, ha indicato lo stato di insoddisfazione dei cittadini dei vari Stati dell’Unione nei confronti dei loro governanti, si auspica che i giuristi indichino al futuro Presidente del Consiglio dell’Unione quali sono gli interventi da sollecitare per invertire il ciclo economico e quali sono invece “le false riforme economiche”, le riforme amministrative, utili per realizzare una buona amministrazione, ma non per risolvere l’insoddisfazione dei governati.

L'"imbroglio" delle riforme amministrative

MERUSI F
2016-01-01

Abstract

Perché le riforme amministrative sono un “imbroglio”? Perché sono utilizzate dai governi di tutti i livelli per distrarre i cittadini dagli effetti disastrosi dell’inerzia e dei “misfatti” dei vari potentati di fronte alla crisi economica attuale. Si enumerano alcune inerzie e “misfatti” che portano a concludere che o i governanti sono fermi sull’orlo di un baratro o ci stanno ballando attorno. Intanto tentano di distrarre i governati con riforme amministrative che con la crisi economica hanno ben poco a che fare. Si indicano le principali “distrazioni” riformatrici, con particolare attenzione alla situazione italiana. Le riforme amministrative se anche non giovano, o giovano poco, a risolvere crisi economiche hanno però il pregio di aver di nuovo attirato l’attenzione sulla “buona amministrazione” che viene identificata nell’unione tra regole giuridiche e regole delle scienze dell’economia aziendale. Poiché una ricerca sociologica, commissionata dal Governo olandese in vista della presidenza olandese del Consiglio dell’Unione Europea, ha indicato lo stato di insoddisfazione dei cittadini dei vari Stati dell’Unione nei confronti dei loro governanti, si auspica che i giuristi indichino al futuro Presidente del Consiglio dell’Unione quali sono gli interventi da sollecitare per invertire il ciclo economico e quali sono invece “le false riforme economiche”, le riforme amministrative, utili per realizzare una buona amministrazione, ma non per risolvere l’insoddisfazione dei governati.
2016
978-88-7000-729-9
Riforme amministrative
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14241/9786
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