Introduzione: La metacognizione permette di comprendere il funzionamento mentale proprio e altrui, favorendo così una migliore regolazione degli stati di sofferenza psicologica e degli scambi interpersonali. Nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare (DCA), le ricerche sulla metacognizione sono poche e mancano studi su caso singolo volti ad investigare questo aspetto. Pertanto l’obiettivo della nostra ricerca è quello di esaminare la metacognizione di una paziente con disturbo alimentare, descrivendone l’andamento nel corso del primo anno di una terapia cognitivo-comportamentale. Metodo: ci siamo avvalsi di un disegno di ricerca su caso singolo; sono state audioregistrate e trascritte 20 sedute di una paziente di 22 anni con diagnosi di Bulimia nervosa. I trascritti sono stati analizzati mediante la Scala di Valutazione della Metacognizione - SVaM. Risultati: nella paziente esaminata risulta maggiormente compromessa la capacità di differenziare tra le proprie rappresentazioni interne e la realtà esterna, mentre il monitoraggio appare adeguato. Conclusioni: Il presente lavoro rappresenta un primo studio pilota in un campo di ricerca ancora in gran parte inesplorato. L’approfondimento di questo campo di indagine può migliorare la comprensione della patologia alimentare e fornire indicazioni importanti sul piano del trattamento.

Disfunzioni metacognitive nel disturbo del comportamento alimentare: uno studio su caso singolo

Carcione A;
2009-01-01

Abstract

Introduzione: La metacognizione permette di comprendere il funzionamento mentale proprio e altrui, favorendo così una migliore regolazione degli stati di sofferenza psicologica e degli scambi interpersonali. Nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare (DCA), le ricerche sulla metacognizione sono poche e mancano studi su caso singolo volti ad investigare questo aspetto. Pertanto l’obiettivo della nostra ricerca è quello di esaminare la metacognizione di una paziente con disturbo alimentare, descrivendone l’andamento nel corso del primo anno di una terapia cognitivo-comportamentale. Metodo: ci siamo avvalsi di un disegno di ricerca su caso singolo; sono state audioregistrate e trascritte 20 sedute di una paziente di 22 anni con diagnosi di Bulimia nervosa. I trascritti sono stati analizzati mediante la Scala di Valutazione della Metacognizione - SVaM. Risultati: nella paziente esaminata risulta maggiormente compromessa la capacità di differenziare tra le proprie rappresentazioni interne e la realtà esterna, mentre il monitoraggio appare adeguato. Conclusioni: Il presente lavoro rappresenta un primo studio pilota in un campo di ricerca ancora in gran parte inesplorato. L’approfondimento di questo campo di indagine può migliorare la comprensione della patologia alimentare e fornire indicazioni importanti sul piano del trattamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14241/1226
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