Chess, its metaforical images and its conceptual implications, represent one of the most significant interpretative keys for the understanding of Nineteen Eighty-Four, as well as for insights they give concerning ludical strategies adopted by totalitarian regime. At the same time, this narrative device contributes to place Orwell’s novel at the arrival point of a dual theoretical inquiry: the first, focused on the most relevant utopian and dystopian conceptual dinamycs; the latter devoted to the relationships between utopia and realism, destined to highlight the wider question about the enigmatic core of total power and voluntary servitude.

Il dispositivo metaforico degli scacchi, oltre a costituire una chiave interpretativa privilegiata di Nineteen Eighty-Four e delle strategie dell’ideologia totalitaria, consente di collocare l’ultimo romanzo di Orwell nella fase conclusiva di un duplice e correlato discorso teorico: il primo, incentrato sulle principali scansioni del genere utopico e distopico che coinvolge direttamente la Repubblica di Platone e l’Utopia di Moro; il secondo, dedicato alle relazioni tra utopia e realismo e tale da portare in primo piano la più estesa questione della natura enigmatica del potere totale e della servitù volontaria.

George Orwell, l'utopia e il gioco dei contrari

ARCIERO A
2020-01-01

Abstract

Chess, its metaforical images and its conceptual implications, represent one of the most significant interpretative keys for the understanding of Nineteen Eighty-Four, as well as for insights they give concerning ludical strategies adopted by totalitarian regime. At the same time, this narrative device contributes to place Orwell’s novel at the arrival point of a dual theoretical inquiry: the first, focused on the most relevant utopian and dystopian conceptual dinamycs; the latter devoted to the relationships between utopia and realism, destined to highlight the wider question about the enigmatic core of total power and voluntary servitude.
2020
Il dispositivo metaforico degli scacchi, oltre a costituire una chiave interpretativa privilegiata di Nineteen Eighty-Four e delle strategie dell’ideologia totalitaria, consente di collocare l’ultimo romanzo di Orwell nella fase conclusiva di un duplice e correlato discorso teorico: il primo, incentrato sulle principali scansioni del genere utopico e distopico che coinvolge direttamente la Repubblica di Platone e l’Utopia di Moro; il secondo, dedicato alle relazioni tra utopia e realismo e tale da portare in primo piano la più estesa questione della natura enigmatica del potere totale e della servitù volontaria.
utopia
distopia
gioco
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