Dopo un excursus sulle principali prospettive contemporanee riguardo ai concetti di antisocialità e psicopatia, gli autori centrano la loro attenzione sulla complessità della relazione tra personalità e uso di sostanze. Considerata l’elevata frequenza di ricoveri di pazienti con uso patologico di sostanze, risulta fondamentale distinguere il paziente che presenta aspetti antisociali ed è trattabile in un contesto psichiatrico ospedaliero dal paziente definibile psicopatico puro, nel quale l’atto violento, sganciato da qualsiasi valore comunicativo connesso al proprio mondo interno, si sottrae a ogni possibilità interpretativa e terapeutica. L’articolo passa in rassegna la letteratura relativa ai fattori predittivi di risposta terapeutica positiva o negativa a un intervento effettuato in un contesto psichiatrico ospedaliero, per poi analizzare l’insieme di dinamiche di gruppo e istituzionali che, se non affrontate e risolte, possono indurre a errori di valutazione diagnostica e influenzare negativamente l’esito dell’intervento. A conclusione, per esemplificare i temi discussi, gli autori riportano lo studio di un caso singolo che include un protocollo di valutazione processo-risultato.
La trattabilità del paziente con aspetti antisociali nell'area di intervento della doppia diagnosi
Petrucci M;
2014-01-01
Abstract
Dopo un excursus sulle principali prospettive contemporanee riguardo ai concetti di antisocialità e psicopatia, gli autori centrano la loro attenzione sulla complessità della relazione tra personalità e uso di sostanze. Considerata l’elevata frequenza di ricoveri di pazienti con uso patologico di sostanze, risulta fondamentale distinguere il paziente che presenta aspetti antisociali ed è trattabile in un contesto psichiatrico ospedaliero dal paziente definibile psicopatico puro, nel quale l’atto violento, sganciato da qualsiasi valore comunicativo connesso al proprio mondo interno, si sottrae a ogni possibilità interpretativa e terapeutica. L’articolo passa in rassegna la letteratura relativa ai fattori predittivi di risposta terapeutica positiva o negativa a un intervento effettuato in un contesto psichiatrico ospedaliero, per poi analizzare l’insieme di dinamiche di gruppo e istituzionali che, se non affrontate e risolte, possono indurre a errori di valutazione diagnostica e influenzare negativamente l’esito dell’intervento. A conclusione, per esemplificare i temi discussi, gli autori riportano lo studio di un caso singolo che include un protocollo di valutazione processo-risultato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.