L’obiettivo di questo articolo è discutere l’impiego di una tecnica collaborativa e crea-tiva, l’etnografia video-riflessiva, e il valore dell’uso di strumenti visuali per produrre riflessività sulla e nella pratica clinica. Per raggiungere questo obiettivo, presenteremo brevemente l’etnografia video-riflessiva e cosa si intenda per riflessività all’interno della ricerca sociologica in ambito sanitario. Infine, attraverso esempi tratti dalla nostra esperienza di ricerca all’interno di due reparti di Terapia intensiva neonatale situati nell’area metropolitana di Milano, cercheremo di discutere in che modo i ricercatori che vogliano impiegare questo approccio dovrebbero abbandonare ciò che Alvin Gouldner (1980) descrive come ‘dualismo metodologico’, ossia la facoltà di ignorare i punti di contatto fra ricercatore e soggetti/oggetti di ricerca, per cercare una forma di (precario) equilibrio fra coinvolgimento e distanziamento nel rapporto con gli attori sociali, per consentire alla comunità epistemica costituita da professionisti e tecnici della salute di collaborare nella produzione di conoscenza.
Etnografia video-riflessiva: l'applicabilità di una tecnica creativa e collaborativa in un reparto di Terapia Intensiva Neonatale
Russo C
2023-01-01
Abstract
L’obiettivo di questo articolo è discutere l’impiego di una tecnica collaborativa e crea-tiva, l’etnografia video-riflessiva, e il valore dell’uso di strumenti visuali per produrre riflessività sulla e nella pratica clinica. Per raggiungere questo obiettivo, presenteremo brevemente l’etnografia video-riflessiva e cosa si intenda per riflessività all’interno della ricerca sociologica in ambito sanitario. Infine, attraverso esempi tratti dalla nostra esperienza di ricerca all’interno di due reparti di Terapia intensiva neonatale situati nell’area metropolitana di Milano, cercheremo di discutere in che modo i ricercatori che vogliano impiegare questo approccio dovrebbero abbandonare ciò che Alvin Gouldner (1980) descrive come ‘dualismo metodologico’, ossia la facoltà di ignorare i punti di contatto fra ricercatore e soggetti/oggetti di ricerca, per cercare una forma di (precario) equilibrio fra coinvolgimento e distanziamento nel rapporto con gli attori sociali, per consentire alla comunità epistemica costituita da professionisti e tecnici della salute di collaborare nella produzione di conoscenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.