Il disturbo di insonnia è un disturbo molto comune nella popolazione generale, spesso concomitante con altre condizioni mediche e/o mentali. Ai sintomi notturni, come la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno durante la notte, si associano sintomi diurni, come ad esempio stanchezza e fatica, che impattano la vita delle persone che ne soffrono. Attualmente, le linee guida europee e americane descrivono la terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia (Cognitive Behavioural Therapy for Insomnia, CBT-I) come il trattamento di prima scelta, mentre la terapia farmacologica dovrebbe essere prescritta solo nei casi in cui non sia possibile offrire il trattamento CBT-I al paziente oppure non sia risultato efficace. Nonostante tali indicazioni, dati a disposizione mostrano come solo a una piccola percentuale di pazienti venga offerta la terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia, in particolare negli Stati Uniti e in Europa. Il presente articolo si propone di illustrare lo stato dell’arte del disturbo di insonnia, le ultime indicazioni relative alla valutazione clinica e al trattamento, oltre che le modalità con cui si sta cercando di rendere la CBT-I sempre più fruibile ai pazienti affetti da insonnia cronica.
IL DISTURBO DI INSONNIA E L’INTERVENTO PSICOLOGICO: IL TRATTAMENTO DI ELEZIONE
Baglioni C
2023-01-01
Abstract
Il disturbo di insonnia è un disturbo molto comune nella popolazione generale, spesso concomitante con altre condizioni mediche e/o mentali. Ai sintomi notturni, come la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno durante la notte, si associano sintomi diurni, come ad esempio stanchezza e fatica, che impattano la vita delle persone che ne soffrono. Attualmente, le linee guida europee e americane descrivono la terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia (Cognitive Behavioural Therapy for Insomnia, CBT-I) come il trattamento di prima scelta, mentre la terapia farmacologica dovrebbe essere prescritta solo nei casi in cui non sia possibile offrire il trattamento CBT-I al paziente oppure non sia risultato efficace. Nonostante tali indicazioni, dati a disposizione mostrano come solo a una piccola percentuale di pazienti venga offerta la terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia, in particolare negli Stati Uniti e in Europa. Il presente articolo si propone di illustrare lo stato dell’arte del disturbo di insonnia, le ultime indicazioni relative alla valutazione clinica e al trattamento, oltre che le modalità con cui si sta cercando di rendere la CBT-I sempre più fruibile ai pazienti affetti da insonnia cronica.File | Dimensione | Formato | |
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