Questo intervento presenta una ricerca ancora in corso frutto del collegamento fra nuclei teorici diversi, “il plurisemiotismo di Vico”, “l’inclusione scolastica in Italia” e l’“educazione linguistica democratica” nel modello proposto da Tullio De Mauro e dal suo progetto di scuola. Si procede poi al confronto su basi autobiografi che così come filosofiche e storiche tra il sistema scolastico italiano e quello di due altri Paesi europei, la Francia e la Germania. La connessione tra questi nuclei è stata resa possibile da una recezione del pensiero linguistico vichiano che pone al centro una nozione originale di creatività plurisemiotica. Si avanza dunque l’ipotesi che quest’ultima sia da includere tra i molteplici fattori che hanno prodotto in Italia, nella seconda metà del Novecento, un processo di democratizzazione dell’istituzione scolastica fondato su un modo diverso di concepire le diversità tra individui e le loro modalità di apprendimento. La mia tesi è cioè che questo percorso e questi obiettivi siano specifici del contesto italiano proprio a causa del tes suto storico-filosofico con cui esso si identifica. L’articolo prende dunque avvio dalla creatività plurisemiotica di Vico e dal suo fun zionamento a cui è dedicata la prima parta del saggio, per poi pro cedere nella seconda parte con un’analisi del rapporto del modello f ilosofico-linguistico e politico (caratterizzato dall’antagonismo tra classi sociali) delineato nella Scienza nuova con l’inclusione scolastica e l’educazione linguistica democratica.
Plurisemiotismo, inclusione, educazione linguistica democratica: dalle origini filosofiche e storiche della scuola italiana al contesto europeo
S. Fortuna
2022-01-01
Abstract
Questo intervento presenta una ricerca ancora in corso frutto del collegamento fra nuclei teorici diversi, “il plurisemiotismo di Vico”, “l’inclusione scolastica in Italia” e l’“educazione linguistica democratica” nel modello proposto da Tullio De Mauro e dal suo progetto di scuola. Si procede poi al confronto su basi autobiografi che così come filosofiche e storiche tra il sistema scolastico italiano e quello di due altri Paesi europei, la Francia e la Germania. La connessione tra questi nuclei è stata resa possibile da una recezione del pensiero linguistico vichiano che pone al centro una nozione originale di creatività plurisemiotica. Si avanza dunque l’ipotesi che quest’ultima sia da includere tra i molteplici fattori che hanno prodotto in Italia, nella seconda metà del Novecento, un processo di democratizzazione dell’istituzione scolastica fondato su un modo diverso di concepire le diversità tra individui e le loro modalità di apprendimento. La mia tesi è cioè che questo percorso e questi obiettivi siano specifici del contesto italiano proprio a causa del tes suto storico-filosofico con cui esso si identifica. L’articolo prende dunque avvio dalla creatività plurisemiotica di Vico e dal suo fun zionamento a cui è dedicata la prima parta del saggio, per poi pro cedere nella seconda parte con un’analisi del rapporto del modello f ilosofico-linguistico e politico (caratterizzato dall’antagonismo tra classi sociali) delineato nella Scienza nuova con l’inclusione scolastica e l’educazione linguistica democratica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.