Dal punto di vista giuridico, le piattaforme digitali possono essere concepite come enti e, se si considerano i gatekeepers più noti (Google, Amazon e Fa-cebook-Meta) come imprese multinazionali dotate di enormi poteri. Il potere normativo delle piattaforme si estrinseca nell’imposizione di clausole contrattuali relative al servizio reso, ovverosia di condizioni generali di contrat-to pubblicate sotto l’espressione di “termini” o “condizioni d’uso”. Rispetto ad esse si pongono problemi in termini di conoscibilità, efficacia e vessatorietà, specie con riguardo alle clausole limitative della responsabilità.

Sul potere contrattuale delle piattaforme digitali

G. ALPA
2022-01-01

Abstract

Dal punto di vista giuridico, le piattaforme digitali possono essere concepite come enti e, se si considerano i gatekeepers più noti (Google, Amazon e Fa-cebook-Meta) come imprese multinazionali dotate di enormi poteri. Il potere normativo delle piattaforme si estrinseca nell’imposizione di clausole contrattuali relative al servizio reso, ovverosia di condizioni generali di contrat-to pubblicate sotto l’espressione di “termini” o “condizioni d’uso”. Rispetto ad esse si pongono problemi in termini di conoscibilità, efficacia e vessatorietà, specie con riguardo alle clausole limitative della responsabilità.
2022
condizioni generali di contratto
mercato digitale
clausole vessatorie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14241/8754
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